La scoliosi è una patologia ortopedica della colonna vertebrale caratterizzata da un’alterazione del normale assetto di quest’ultima. Esistono diversi fattori che determinano questa condizione, però le scoliosi non sono tutte uguali, infatti si dividono in:
- scoliosi strutturale
- scoliosi non strutturale
Ma cosa cambia tra le due? Adesso lo vediamo insieme.
Scoliosi strutturale
Viene definita strutturale quando la colonna vertebrale presenta una flessione laterale e una rotazione dei corpi vertebrali.
Una caratteristica di questa è la presenza del gibbo costale, ovvero una sporgenza delle coste sulla schiena dovuta alla rotazione delle vertebre.
Quando si parla di scoliosi strutturale si tratta di un’alterazione permanente che può anche peggiorare nel tempo.
Scoliosi non strutturale
La scoliosi non strutturale non presenta rotazione dei corpi vertebrali ma solamente un’inclinazione laterale del rachide.
Questo atteggiamento della colonna non è irreversibile, infatti se si interviene eliminando la causa scatenante viene ripristinato il normale assetto della colonna vertebrale.
La scoliosi è una patologia ortopedica che può essere:
- idiopatica (causa sconosciuta)
- secondaria
Scoliosi secondaria
La scoliosi risulta essere secondaria quando è la conseguenza di una patologia preesistente.
Quali possono essere queste condizioni?
- disturbi neuromuscolari, ad esempio troviamo malattie come la distrofia muscolare e l’atrofia muscolare spinale che determinano una debolezza muscolare e i muscoli non riescono più a mantenere la stabilità della colonna;
- cause congenite, come un’emivertebra che determina un’anomalia strutturale nello sviluppo della colonna, oppure difetti di segmentazione dove in questo caso viene limitato il movimento delle vertebre;
- degenerazione, poiché l’invecchiamento e condizioni come artrosi e l’osteoporosi possono determinare un indebolimento delle strutture che possono alterare l’allineamento del rachide.
La gravità della scoliosi viene identificata attraverso l’analisi dell’Angolo di Cobb, che ci permette di capire il grado di inclinazione laterale.
- lieve: minore di 20°
- moderata: tra i 20 e i 30°
- severa: maggiore di 40°
Tra i sintomi più diffusi troviamo:
- Asimmetria del corpo, ad esempio spalle e bacino non allineati
- Alterazioni posturali
- Dolore alla schiena
- Difficoltà respiratorie nei casi più gravi.
La diagnosi di questa patologia avviene attraverso un esame fisico effettuato dall’ortopedico, nel quale si svolgono alcuni test e vengono analizzate le indagini diagnostiche (Rx e RM).
La terapia conservativa comprende la fisioterapia, utilizzando anche tecniche di ginnastica posturale e, nei casi di scoliosi moderata, anche l’utilizzo di corsetti ortopedici per il busto.
Nei casi di scoliosi più gravi il chirurgo opta per un intervento di chirurgia (artrodesi vertebrale) al fine di stabilizzare la colonna.
È importante la diagnosi precoce, specie nei soggetti più giovani, per prevenire il peggioramento della curva intervenendo con trattamenti conservativi evitando così l’intervento chirurgico.
Se la tua colonna presenta una curva anomala ti consigliamo di fare delle indagini per approfondire e capire la causa evitando anche che la condizione peggiori.