Ginocchio varo: definizione, cause e sintomi

ginocchio varo, definizione, cause e sintomi

Le ginocchia vare corrispondono a un allineamento alterato degli arti inferiori, caratterizzato da una deviazione laterale delle ginocchia e dall’avvicinamento delle caviglia; questa condizione è nota anche come ginocchio a O.

Il varismo del ginocchio è fisiologico durante l’età infantile, ma se persiste può diventare una condizione patologica. È più comune negli sportivi, in particolare nei calciatori.

 

Prima di descrivere questa condizione, è utile fare brevi cenni sulla biomeccanica dell’articolazione del ginocchio.

Se ti riguarda o semplicemente sei solo interessato, continua a leggere, così riuscirai a comprendere al meglio.

 

Il ginocchio è un’articolazione complessa che mette in relazione femore, tibia e rotula. È costituito da una capsula articolare, da legamenti che connettono le superfici ossee e dai menischi. Anche la muscolatura partecipa attivamente al mantenimento dell’allineamento e alla stabilità dell’articolazione.

In condizioni normali, la linea di carico che va dal centro dell’anca al centro della caviglia passa leggermente medialmente rispetto al ginocchio, garantendo una distribuzione equilibrata del carico tra il comparto mediale e laterale.

Nel ginocchio varo, invece, l’asse meccanico si sposta verso l’interno, determinando un aumento della compressione sul comparto mediale. Questo favorisce l’usura della cartilagine mediale e del menisco interno, oltre a indurre adattamenti capsulo-legamentosi e modificazioni posturali. Contemporaneamente, il comparto laterale è sottoposto a tensione e sovraccarico.

Lo squilibrio dovuto al varismo non interessa solo il ginocchio, ma coinvolge anche altre articolazioni dell’arto inferiore. L’anca può risultare più addotta o presentare una maggiore rotazione esterna del femore, mentre il piede può tendere a una maggiore supinazione.

 

Tra i fattori di rischio per il ginocchio varo troviamo cause congenite, come predisposizione ereditaria, e patologie come artrosi, rachitismo o malattie metaboliche dell’osso. Possono contribuire inoltre fratture mal consolidate di femore o tibia e lesioni ripetute dei legamenti del ginocchio.

 

I sintomi principali comprendono dolore nella parte interna del ginocchio, più pronunciato durante la deambulazione, rigidità articolare e riduzione della mobilità.

Le conseguenze a lungo termine includono artrosi del comparto mediale, usura del menisco interno ed eccessiva tensione sul legamento collaterale laterale, con conseguente rischio di lassità articolare dovuta a una ridotto supporto stabilizzante.

 

La diagnosi si basa soprattutto sull’osservazione clinica, nella quale si chiede al paziente di avvicinare le gambe unendo le caviglie e verificare la presenza di spazio residuo tra le ginocchia, indice di mal allineamento femoro-tibiale.

 

Il trattamento conservativo del ginocchio varo comprende la somministrazioni di farmaci FANS, quando indicato, l’uso di plantari, per correggere l’appoggio del piede, e la fisioterapia, che include il rinforzo muscolare selettivo, esercizi di allungamento e stabilità ed educazione posturale.

Nei casi più gravi può essere indicato il trattamento chirurgico, che comprende osteotomie tibiali o femorali per correggere l’asse dell’arto inferiore, oppure l’impianto di una protesi di ginocchio.

 

Il ginocchio varo può limitare movimento e qualità della vita, ma intervenire per tempo cambia tutto. Con fisioterapia, supporti mirati e, se necessario, chirurgia, è possibile ridurre dolore, correggere l’allineamento e tornare a muoversi liberamente. Non perdere tempo e contatta i tuoi professionisti di fiducia!

 

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